“Sono trascorsi 50 anni da quando ho avuto l’onore di accendere il tripode. In questo giorno di memoria il mio grazie va ai veterani presenti e, soprattutto, a coloro che meno fortunati di noi ci hanno lasciati. Un pensiero speciale è per Vittorio Magazzù, ineguagliabile protagonista ed artefice dello sport cittadino”. Con queste parole il presidente provinciale del Coni Giovanni Bonanno ha ricordato il passaggio a Messina nel 1960 della fiaccola simbolo dello sport mondiale.
“Sono trascorsi 50 anni da quando ho avuto l’onore di accendere il tripode. In questo giorno di memoria il mio grazie va ai veterani presenti e, soprattutto, a coloro che meno fortunati di noi ci hanno lasciati. Un pensiero speciale è per Vittorio Magazzù, ineguagliabile protagonista ed artefice dello sport cittadino”. Con queste parole il presidente provinciale del Coni Giovanni Bonanno ha ricordatogiovedì 19 agosto, alla Batteria Masotto, il passaggio a Messina nel 1960 della fiamma olimpica per la XVII Olimpiade di Roma. Proveniente dalla Grecia, dopo la tappa nella città dello Stretto con l’accensione del tripode alla passeggiata a mare, la fiamma “traghettò” a bordo di un aliscafo per proseguire la staffetta in Calabria. All’immancabile appuntamento con la storia erano presenti anche il vicesindaco di Messina, Franco Mondello, il comandante di fregata, Giovanni Ferraro, e 21 tedofori di allora. In apertura, è stato osservato un doveroso minuto di raccoglimento per la morte del Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga e per ricordare i tedofori scomparsi, tra i quali proprio l’indimenticato professore Vittorio Magazzù, fondatore e presidente della Polisportiva Messina. Dettagliata e toccante la ricostruzione di quei momenti fatta da Giulio Santoro, memoria pulsante dell’evento. E’ intervenuta, inoltre, anche la campionessa di marcia Annarita Sidoti ed un ringraziamento è andato a tutti gli atleti messinesi che hanno portato in alto la città dello Stretto nelle gare olimpiche. Tra questi in primo piano la fuoriclasse peloritana della pallanuoto Silvia Bosurgi. Sono state consegnate, infine, targhe commemorative ai “reduci” di quella esperienza ed inaugurata la mostra fotografica di 26 foto, in bianco e nero, di Michelangelo Vizzini, allestita sul molo del Marina del Nettuno.
I 21 tedofori presenti: Domenico Calabrò, Nicola D’Andrea, Antonino Muscolino, Giuseppe Mondello, Sergio Salvago, Giulio Santoro, Francesco Restuccia, Domenico Montalbano, Giovanni Rizzo, Salvatore Donato, Piero Chillè, Antonino Bombaci, Mario Migneco, Giovanni Bonanno, Antonino Summa, Giovanni Licciardello, Attilio Raimondi, Stellario Amabile, Salvatore Fiorino, Aldo Brunaccini, Carlo Rigano.
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